Questa domanda, così particolare e forse provocatoria, vuole essere un invito a cercare, dentro di te, il posto di Dio. Vedi, Dio è una parola che vuole dire per tutti: qualche cosa che ha a che fare con l’immensità: il creatore e ordinatore dell’universo per le principali religioni monoteiste. Oggi molte persone affermano di credere nella scienza, non più nella religione. Il metodo scientifico per fortuna se ne frega di quello in cui tu credi e va avanti per la sua strada, passo, passo, mattone dopo mattone. Allo stesso modo è curioso che il progredire della scienza abbia rosicchiato i consensi religiosi. In questo articolo, per chi volesse, si affrontano i possibili cambi di ricerca comune tra religione e scienza e i confini non valicabili delle due:
Religion and Science
Ho creato un video in cui provo a spiegare di come siamo noi che mettiamo determinate conoscenze, credenze, convinzioni e valori, in determinate aree della nostra mente. Ti metto il titolo con il link incorporato qui sotto se vorrai vederlo, questo articolo è un riassunto di quanto potrai veder più interamente in:
DIO: Amico, Tiranno o Nulla?
Ho diviso il rapporto interno a noi stessi in due diverse aree, che ho chiamato stanze:
la stanza in cui puoi discutere tra te e te
la stanza dell’indiscutibile
La prima stanza è quel luogo in cui tu ti permetti di essere auto riflessiva/o. Ti interroghi, discuti, e ragioni tra te e te, come foste in due. Quello che pone le domande e quello che risponde, e viceversa. Immagina di avere una specie di parte più interna a te, meno avvolta dall’ipnosi dei 5 sensi e più spostata sulla saggezza, e una parte che si vuole divertire, che vuole mangiare, bere, fare l’amore, ubriacarsi di tutto ciò che la vita può dare. Così nella prima parte..della vita appunto, la parte più saggia , più interna, se ne sta lì, in disparte, a volte nascosta per molto tempo. Poi cresci, vivi e piano piano, a forza di farti domande, inizi a coinvolgere anche la parte più scomoda, quella meno divertente, almeno all’inizio.
Incominci a parlare di più tra te e te, di tante cose, di tutte le cose di cui non trovi risposta la fuori…E non è detto che tu trovi le risposte, non subito almeno.
Ma la prima grande risposta è proprio quel dialogo interno che hai cominciato a costruire.
Però…..
C’è un però. C’è sempre un però oppure un ma, in tutte le storie.
C’è quella stanza, la seconda: la stanza dell’indiscutibile. In quella stanza vedi hai messo tutti quegli oggetti della tua mente che non puoi affrontare. All’inizio lo hai fatto perché eri piccina/o. Poi, diventando grande alcune cose sei riuscita/o ad affrontarle e così, le hai spostate dalla seconda alla prima stanza e hai cominciato a parlarne tra te e te e poi anche con altri, magari. Persone che la pensano in modo nuovo, diverso, stimolante la tua nuova capacità di comprensione.
Altre cose invece sono rimaste lì, nella stanza dell’indiscutibile, dove hanno una certa comodità, ma da cui non si possono ne muovere né discutere fintanto che sono lì. Per lo più sono credenze, valori, convinzioni, perché vedi, se sono vere conoscenze, normalmente sono sempre discutibili, trasformabili, modificabili.
Se sono invece in quella stanza, non lo sono.
Sono ferme, assolute, inamovibili.
Può essere la convinzione che se ti passa un gatto nero mentre guidi ti devi fermare, altrimenti…chissà cosa ti capiterà. Può essere il tuo Dio, così assoluto, rigido e impenetrabile da non poter essere oggetto di amicizia, neanche tra te e te, ma può essere il tuo credo in un partito, il valore che dai alla famiglia, alla relazione di coppia. Così molti oggetti della tua mente possono essere residenti nella prima o nella seconda stanza. Anche quando usi la tua razionalità, magari attraverso il metodo scientifico. Anche lì se non stai attenta/o puoi diventare un/a credente. Così la scienza magari prenderà il posto della religione. Proprio la scienza che doveva essere la ricetta anti-credenze. Buffo no? Eppure succede proprio così. Non siamo mai al riparo dai nostri stessi inganni.
Ti ricordi Corrado Guzzanti? Quando faceva il personaggio Quelo? Il guru?
Diceva che la risposta la devi trovare dentro di te ma che però…è sbagliata!
Quel pezzo è fantastico! Te lo inserisco qui sotto attraverso il titolo con il link incorporato:
Quelo: la risposta è dentro di te epperò è sbagliata!
Eppure vedi, se hai letto la mia lettera precedente: FIDATI DI TE: qui sotto il link:
https://andreaghedina.substack.com/p/coming-soon
Avrai capito che non hai che te. Un bell’enigma certo. Così il gioco sta nel decifrare messaggi, sia all’esterno di te, imparando nell’enorme rumore delle informazioni che ci sono là fuori e dal rumore che pure trovi nella tua mente, dentro di te.
Eppure vedi a forza di esercitarti inizierai a comprendere cosa ti serve di più e cosa ti serve di meno. Inizierai a buttare nella spazzatura tutte le cose di cui non hai bisogno, iniziando a fare la pulizia necessaria affinché tu possa iniziare ad avere meno cose, dentro e fuori di te. Meno cose di cui occuparti ma in modo più meditato, più profondo…Perché solo se riesci ad andare oltre la superficie dei tuoi pensieri, delle tue meditazioni e di tutto quello che ti pare. Allora la stanza in cui ti fai le domande, in una parte di te e, in un’altra parte ti rispondi. Allora quella stanza sarà sufficientemente ampia e pulita in modo che tu possa sentire, dapprima in lontananza e poi più vicino a te, una terza figura.
Se tu, sempre tu, che questa volta comprende quello che fa la domanda e quello che risponde, sapendo che questo dualismo, questa bipolarità, in realtà è compresa in te e tu sei la /il protagonista, il personaggio principale…ma per che questo accada…ti svelo un segreto:”Togli quante più cose puoi, dalla stanza dell’indiscutibile". In quella stanza ogni cosa diviene altro da te e nel momento in cui provi ad avere una relazione vera con quella parte, troverai, un nemico, un estraneo. Proverai paura. Quella paura non ti permette di cambiare la stanza di quell’oggetto della tua mente. Di portarlo nell’altra di stanza, dove ci puoi parlare, dove ci puoi discutere, dove puoi finalmente anche incazzarti o fare pace…con quell’oggetto.
Nella prima stanza infatti, quella dove puoi avere un dialogo tra te e te, lì al centro c’è l’uomo, l’essere umano.
Almeno ci sono le premesse affinché tu prenda in mano pienamente la situazione e la responsabilità della tua vita.
Nell’altra stanza invece c’è sempre qualcun altro al posto tuo: tuo padre, tua madre, Dio, lo stato, la scienza, la filosofia, la squadra di calcio.
Vedi, gli oggetti di per sé sono neutri, prendono la sfumatura a seconda della stanza in cui sono. Se tua madre è indiscutibile, starà nella stanza corrispondente, se tua madre è discutibile, nel senso che ti puoi rapportare a lei a pari, una volta adulta/o, allora sarà nella prima stanza: quella dei rapporti possibili.
Fai ordine dai! La risposta è dentro di te! E’ spagliata? E’ giusta? Solo tu lo puoi capire. Fidati di te… e prova a vedere se in tutto questo nuovo ordine che stai cercando di fare, dentro di te… trovi dove avevi messo Dio e se ancora lo trovi da qualche parte, o se si è trasformato in qualcosa di altro, se hai capito perché e per come.
Buona esplorazione viandante
Andrea Ghedina